Il Caso B. – Scompenso cardiaco post adenomectomia prostatica

Risarcimento per morte da scompenso cardiaco con edema polmonare

Il Sig. L. B., 76 anni, veniva sottoposto ad un intervento di adenomectomia prostatica trans-vescicale, dovuto ad una iperplasia della prostata, con conseguente ostruzione delle vie urinarie, presso il Policlinico Tor Vergata di Roma.

Nell’immediato l’intervento non aveva presentato complicanze, né anomalie.

Due giorni dopo, il Sig. L. B. lamentava dolore addominale diffuso, con addome lievemente disteso per questo si somministrava terapia farmacologica per la gestione del dolore ma nelle ore successive il paziente non migliorava e continuava ad essere agitato, lamentando dolore toracico.

Intorno alle 20:00, veniva effettuato un elettrocardiogramma. Il referto denotava una sofferenza miocardica. Inoltre, le analisi del sangue effettuate nel corso della stessa giornata, mostravano alcuni valori ematochimici non nella norma.

La mattina del giorno successivo, alle 7:55, veniva dichiarato il decesso del Sig. L. B.

Il riscontro autoptico confermava la causa del decesso: uno scompenso di cuore con edema polmonare terminale.

Incompletezza delle indagini cardiologiche

La perizia dello specialista di parte dello Studio Legale Sgromo e i consulenti tecnici di ufficio nominati dal tribunale di Roma, hanno evidenziato gravi imprudenze da parte del personale sanitario che aveva in cura il Sig. L. B.

Il dolore da lui lamentato per tutta la notte del 24 novembre, è stato sottovalutato e non trattato con l’importanza che meritava. L’edema polmonare, infatti, non fu diagnosticato per incompletezza delle indagini cliniche e strumentali effettuate sul paziente.

Questo si sarebbe dovuto gestire consultando prima di tutto un cardiologo, in un ambiente idoneo a queste evenienze, con un monitoraggio continuo di eventuali aritmie o acuzie di scompenso, e con la somministrazione della terapia prevista dalle attuali linee guida.

Lo Studio Legale Sgromo ha attivato un ricorso ai sensi dell’art. 696 bis c.p.c. contro la struttura sanitaria del Policlinico Tor Vergata di Roma, che si è concluso con un accordo transattivo per un importo di 550.000€ a favore degli eredi del Sig. L. B.

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